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Bastardi senza gloria - Inglorious Basterds |
eltonjohn
Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 18-10-2009 13:57 |
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quote: In data 2009-10-18 13:17, Quilty scrive:
Ma per me puoi anche morire.
E comunque se lo analizzamo per il parametro più insignificante e che va tuttavia per la maggiore , cioè la "storia" intesa come narrazione puramente scenografica, letteraria e teatrale, è un film di una povertà assoluta e totalmente privo di spessore. In Kill Bill perlomeno si sapeva chi, cosa, quando e perchè, alternati da un montaggio magistrale. I personaggi avevano un'anima, che poteva creare pathos anche per un dilettante allo sbaraglio che non sa nulla di cinema, proprio perchè il personaggio e il suo background venivano elaborati. Qui al contrario abbiamo qualche figurina appiattita che è come se fosse stata estratta dal suo contesto: non si sa nè chi è, chi era, quali motivazioni la spingono ad agire. Non è necessariamente un difetto , lo diventa semplicemente quando la sostanza è tutta lì. Non basta certo far chiacchierare demenzialmente quattro personaggi e farcire il tutto con lo splatter; funzionava in Pulp Fiction per effetto di un geniale montaggio,ma in una storia che va da A fino a B occorre costruire una pellicola su un asse portante e qui manca proprio l'architrave del tutto, la sovrastruttura connettiva.
La noia profonda che ne risulta è il risultato di una sceneggiatura che non è supportata minimamente dal linguaggio filmico e che tenta di coprire le sue lacune con effetti diversamente speciali.
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Questa volta non posso non dare ragione ad Harold, passano gli anni e le cazzate germogliano tra i tuoi rami come fiori d'acacia
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 18-10-2009 14:06 |
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Per la verità sono molto consolato da queste parole, così come dalla totale inconsistenza delle argomentazioni , oltre chè dal fatto che si continua a brancolare nel buio senza capire quello che si guarda. Sembrate Marienbad quando balbetta su quel film...ahaha!
Ma perchè andare al cinema allora se non ci si deve mai chiedere perchè....mah.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-10-2009 16:43 |
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Con la piccola differenza che, anche quando contrarie all'opinione comune, le mie osservazioni non vengono ridicolizzate. Anche perchè mantengono comunque la parvenza ch'io voglia comunicare e non autoconvincermi con il cilicio...
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 18-10-2009 alle 16:44 ] |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 18-10-2009 17:18 |
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Cara, sei subito accorsa alla mia provocazione Ma quand'è che vieni a trovarmi? |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-10-2009 17:45 |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 18-10-2009 17:53 |
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Wow ..dovrò farti una proposta indecente allora.
E per tutti i burloni qui, rivediamoci insieme una magistrale sequenza di Tarantino: da sola vale tanto quanto tutto questo Inglorioso film!
Studiare bene il montaggio e la conseguente suspence, please
http://www.youtube.com/watch?v=GiwC8yIEc2Y |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 18-10-2009 18:06 |
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quilty spa +73%
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
| Inviato: 18-10-2009 18:15 |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-10-2009 18:57 |
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Comunque, per quanto sia stato poco chiaro (ma riconosco che non sia facile smascherare con le parole alcuni scivoloni di Inglorious Basterd), Quilty non ha torto.
Ho scritto una mezza cosa sulla stessa linea anche sul blog. |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 19-10-2009 08:10 |
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quote: In data 2009-10-18 13:17, Quilty scrive:
Ma per me puoi anche morire.
E comunque se lo analizzamo per il parametro più insignificante e che va tuttavia per la maggiore , cioè la "storia" intesa come narrazione puramente scenografica, letteraria e teatrale, è un film di una povertà assoluta e totalmente privo di spessore. In Kill Bill perlomeno si sapeva chi, cosa, quando e perchè, alternati da un montaggio magistrale. I personaggi avevano un'anima, che poteva creare pathos anche per un dilettante allo sbaraglio che non sa nulla di cinema, proprio perchè il personaggio e il suo background venivano elaborati. Qui al contrario abbiamo qualche figurina appiattita che è come se fosse stata estratta dal suo contesto: non si sa nè chi è, chi era, quali motivazioni la spingono ad agire. Non è necessariamente un difetto , lo diventa semplicemente quando la sostanza è tutta lì. Non basta certo far chiacchierare demenzialmente quattro personaggi e farcire il tutto con lo splatter; funzionava in Pulp Fiction per effetto di un geniale montaggio,ma in una storia che va da A fino a B occorre costruire una pellicola su un asse portante e qui manca proprio l'architrave del tutto, la sovrastruttura connettiva.
La noia profonda che ne risulta è il risultato di una sceneggiatura che non è supportata minimamente dal linguaggio filmico e che tenta di coprire le sue lacune con effetti diversamente speciali.
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C'è da dire però che qui c'è una contestualizzazione storica che viene subito compresa dallo spettatore. Tutti i protagonisti, a parte il nazista stesso, sono vittime in uqlache modo del nazismo e ciò è ben chiaro a tutti. Per quanto poi le loro vicende/motiazioni personali vengano giusto accennate, ciò non toglie che sia chiaro contro chi lottino e quale sia la loro ragione di fondo. nOn è una storia ambientata nel futuro o qualcosa che va spiegato in tutto e per tutto. In Kill Bill bisognava spiegare chi era Bill e cosa aveva fatto. Qui quando si sente Hitler tutti sappiamo che è cattivo e che chiunque non sia aò suo fianco ha buone ragioni per ucciderlo
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Skizotrois
Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 19-10-2009 20:25 |
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quote: In data 2009-10-18 18:57, Marienbad scrive:
Comunque, per quanto sia stato poco chiaro (ma riconosco che non sia facile smascherare con le parole alcuni scivoloni di Inglorious Basterd), Quilty non ha torto.
Ho scritto una mezza cosa sulla stessa linea anche sul blog.
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Ma vedi Marien un conto è cercare di evidenziare gli scivoloni e le asimmetrie (non nego che IB sia asimmetrico) un conto è dire, come fa Quilty, che IB è la negazione di Dio eretta a film. Quindi non intravede ombra di cinema, in un film che parla anche e soprattutto di Cinema ( e delle sue ombre). Il che è quantomeno paradossale.
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 19-10-2009 21:40 |
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Ora sei tu che estremizzi.
Non ho detto che inglourious sia un brutto film, ma che sia il suo film più brutto.
Ho apprezzato molto il primo capitolo , per le ragioni che ho appunto spiegato, e mi sono annoiato abbastanza nei successivi , per i motivi detti. Per me è paradossale che in un film che voglia aspirare al meta cinema sia proprio venuto a mancare il Cinema stesso come linguaggio narrativo. Del suo cinema sono rimasti i dialoghi e una sceneggiatura tanto efficace quanto fine a se stessa. Io l'ultimo film che ho visto che parlava di Cinema riflettendo su se stesso , sulla sua funzione, sui suoi possibili e infiniti sviluppi,il cinema come sogno che rimodella a piacimento la realtà , che essa sia una via di fuga o una possibilità di riscatto ,l'infinita possibilità di cambiare qualsiasi storia,la sua interazione con la sensibilità spettatoriale.. vabbè abbiamo capito tutti di che parlo...buonanotte. |
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Topper
Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 20-10-2009 09:54 |
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quote: In data 2009-10-07 14:39, Deeproad scrive:
quote: In data 2009-10-07 14:38, Marienbad scrive:
quote: In data 2009-10-07 14:36, Deeproad scrive:
quote: In data 2009-10-07 14:34, Marienbad scrive:
quote: In data 2009-10-07 14:30, Deeproad scrive:
quote: In data 2009-10-07 14:26, Marienbad scrive:
Pff, come sei serioso.
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Ma infatti propongo che la recensione di Zorro vinca il premio di "più figa di sempre".
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Ma infatti sì.
Anzi, mi balena in testa da un po', perchè non realizziamo una rivista di cinema scazzosissima nella quale si possa leggere un po' di verità spicciola e divertente?
Alla Zorro per intendersi.
Propongo gli articolisti:
Io, Deep, Zorro, Malebolgia e Topper. Ma anche altri neeh, si accettano richieste di assunzione.
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Sarebbe fico, si. Un blog?
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No, macchè blog, proprio un sito. Poi, magari, ci si infila dentro pure un forum.
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Mo' ci penso.
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Come diavolo ha fatto a sfuggirmi 'sta cosa?
Certo sarebbe divertente. |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 24-10-2009 12:51 |
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quote: In data 2009-10-19 08:10, gatsby scrive:
quote: In data 2009-10-18 13:17, Quilty scrive:
Ma per me puoi anche morire.
E comunque se lo analizzamo per il parametro più insignificante e che va tuttavia per la maggiore , cioè la "storia" intesa come narrazione puramente scenografica, letteraria e teatrale, è un film di una povertà assoluta e totalmente privo di spessore. In Kill Bill perlomeno si sapeva chi, cosa, quando e perchè, alternati da un montaggio magistrale. I personaggi avevano un'anima, che poteva creare pathos anche per un dilettante allo sbaraglio che non sa nulla di cinema, proprio perchè il personaggio e il suo background venivano elaborati. Qui al contrario abbiamo qualche figurina appiattita che è come se fosse stata estratta dal suo contesto: non si sa nè chi è, chi era, quali motivazioni la spingono ad agire. Non è necessariamente un difetto , lo diventa semplicemente quando la sostanza è tutta lì. Non basta certo far chiacchierare demenzialmente quattro personaggi e farcire il tutto con lo splatter; funzionava in Pulp Fiction per effetto di un geniale montaggio,ma in una storia che va da A fino a B occorre costruire una pellicola su un asse portante e qui manca proprio l'architrave del tutto, la sovrastruttura connettiva.
La noia profonda che ne risulta è il risultato di una sceneggiatura che non è supportata minimamente dal linguaggio filmico e che tenta di coprire le sue lacune con effetti diversamente speciali.
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C'è da dire però che qui c'è una contestualizzazione storica che viene subito compresa dallo spettatore. Tutti i protagonisti, a parte il nazista stesso, sono vittime in uqlache modo del nazismo e ciò è ben chiaro a tutti. Per quanto poi le loro vicende/motiazioni personali vengano giusto accennate, ciò non toglie che sia chiaro contro chi lottino e quale sia la loro ragione di fondo. nOn è una storia ambientata nel futuro o qualcosa che va spiegato in tutto e per tutto. In Kill Bill bisognava spiegare chi era Bill e cosa aveva fatto. Qui quando si sente Hitler tutti sappiamo che è cattivo e che chiunque non sia aò suo fianco ha buone ragioni per ucciderlo
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Io comunque son dell'idea che il cinema di Tarantino sia talment fine a se stesso, che ogni contestualizzazione faccia rima con "presa per il sederone" e sia piuttosto fuorviante circa il senso dei suoi film.
Mi è già capitato di discuterne (incappando in un ottimo post del cignazzo che ha espresso molto meglio di m quelo che affannosamente tentavo di dire), arruvando alla presunta conclusione che il cinema di Tarantino (qui al'apice della sua forma e finalmente realizzato comunque in suo significato compiuto) sia quanto di più distante dalla realtà, storica, sociale e di qualunqu tipo. Conclusione facilissima, cero, in Kill Bill per esempio. Ma non qui, dove apunto la contestualizzazione storica tende a portari fuori strada. In realtà il nazismo non c'entra niente, quello che Tarantino fa, in ogni suo film (e qui ancora di più) è creare un microcosmo di finzione e rapresentazione, quindi strettamente cinematografico, una dimensione interna piuttoto pirotecnica nei suoi effetti dirompenti, ma sempre comunque chiusa in se stessa e fine al'esaurisri dentro di sé. Il suo mondo cinmatografico non protrud dallo schermo, ma ti ci tira dentro per i capelli e nega ogni legame con la realtà di tutti i giorni, sia da un punto di vita eventualmente narrativo (raccogliendo - alla rovescia - gli spunti di qualcuno che ha intravusto una metafora nella funzione "sociale" che il cinema avrebe nella "storia" di Inglorious Basterds), che sotto quello principalmente stilistico ed estetico.
Il cinema di Tarantino implode nel suo stesso mondo, perfetto nella sua fattura proprio perché mancante di un suo fine pratico, cioè quello di lanciare un messaggio preciso.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Richmondo il 24-10-2009 alle 12:53 ] |
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Logan71
Reg.: 16 Ott 2005 Messaggi: 3331 Da: TERRACINA (LT)
| Inviato: 25-10-2009 18:58 |
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quote: In data 2009-10-07 11:01, Logan71 scrive:
Che bello vedere i Nazisti morire
Che bello vedere i Nazisti morire
Che bello vedere i Nazisti morire
Che bello vedere i Nazisti morire
Che bello vedere i Nazisti morire
Che bello vedere i Nazisti morire
(Ad Libitum)
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CHE BELLO VEDERE I NAZISTI MORIRE
CHE BELLO VEDERE I NAZISTI MORIRE
CHE BELLO VEDERE I NAZISTI MORIRE
CHE BELLO VEDERE I NAZISTI MORIRE
CHE BELLO VEDERE I NAZISTI MORIRE
CHE BELLO VEDERE I NAZISTI MORIRE
(AD LIBITUM)
_________________ Sono il migliore in quello che faccio...ma quello che faccio a volte non è sempre piacevole...Snikt!
Né l’Uomo Ragno né Rocky, né Rambo ne affini farebbero ciò che faccio per i miei bambini, SONO UN EROE!
Io li odio i Nazisti dell'Illinois! |
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